Editoriali

ENPAM E LE PROTESTE INASCOLTATE DI SIOD

Poco prima della data dell’assemblea SIOD ha scritto al Presidente ENPAM. Ecco il testo:
“Gentile Presidente,
Ci rivolgiamo a te come SIOD (Sindacato Italiano di Odontoiatria Democratica) nell’imminenza del tuo operato in seno all’ Assemblea Nazionale di cui all’oggetto. In base all’art. 13, comma 1, lettera d: “Spetta all’Assemblea nazionale deliberare la misura del compenso annuo spettante al Presidente, ai Vice Presidenti, ai componenti del Consiglio di amministrazione e ai componenti del Collegio dei sindaci, del trattamento economico per la partecipazione alle riunioni degli organi della Fondazione e degli altri organismi previsti dallo Statuto, nonché per l’espletamento delle altre funzioni istituzionali”
.

Con la presente intendiamo chiarirti quale sia la posizione di SIOD. L’immagine dell’ENPAM è nettamente deteriorata agli occhi di noi iscritti. Siamo disgustati dagli altissimi compensi, ingiustificati e ingiustificabili, che erodono il patrimonio dell’ENPAM e di conseguenza la cassa previdenziale a scapito delle pensioni dei medici iscritti: emolumenti stratosferici per il presidente Oliveti, pari a € 649.908,36 (nettamente superiori allo stipendio del Presidente degli Stati Uniti!), per i due (!) vicepresidenti e per gli altri 13 consiglieri del consiglio direttivo, per un totale annuo che nel 2018 ha superato i 2 milioni di euro.

Tutto ciò è sgradevole e non più tollerabile, non soltanto alla luce della crisi economica attuale, ma anche perché, a fronte di tali enormi guadagni, viene chiesto agli iscritti uno sforzo economico progressivamente più grave nel tempo senza una corrispondente rendita ai fini pensionistici”. SIOD non è la sola che manifesta questa opposizione alla remunerazione esagerata e oltraggiosa del CDA dell’Enpam. All’assemblea Nazionale ENPAM del 28/11/2020 il dott. Piero Benfatti dell’OMCEO di Ascoli propone una mozione firmata anche dagli ordini di Campobasso, Ferrara e Piacenza che prevede una retribuzione lorda annuale per il presidente di 240 mila euro, pari a quella del Presidente della Repubblica Italiana e proporzionalmente per i componenti del CDA e Revisori dei Conti, con tetto massimo di spesa lorda di 1.200 mila euro, compresi gli emolumenti provenienti dai fondi immobiliari.

Ma il presidente porta al voto la sua mozione e cioè la riduzione del 10% (!) degli emolumenti per indennità di carica e gettoni di presenza del Presidente, del CDA, dei sindaci Revisori e di tutti i componenti degli organi statutari, determinando così un costo totale annuale di 3.160 mila euro per i compensi di Presidente, CDA e Sindaci, questa viene approvata con la maggioranza dei voti. Anche i bilanci vengono approvati a maggioranza dall’Assemblea, e non c’è modo di sapere chi ha votato a favore o contro perché la votazione è avvenuta in modalità telematica a distanza con voto a scrutinio segreto.
Dunque siamo come prima perché una riduzione del 10% è assolutamente
insignificante. E’ ora che l’Enpam venga modificata nel rispetto delle regole
democratiche di votazione del CDA e nella riduzione delle spese rispettosa dello sforzo di tutti i colleghi che versano regolarmente la
loro quota.