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Attenti al lichen, attenti al lichen…

Ricordiamo, dai nostri studi universitari, che il lichen planus è una precancerosi che può evolvere in senso maligno e, dunque, va tenuto sotto costante controllo. Ma siamo sempre in grado di riconoscerlo? No, non sempre, perché a volte si presenta in modo subdolo, con manifestazioni sub cliniche e, soprattutto, ricordiamo che la diagnosi si basa sempre sulla analisi istologica di un prelievo bioptico.

E allora, se c’è un dubbio, va fatta la biopsia e, se non ci sentiamo sicuri, mandiamo a fare la biopsia in un centro ospedaliero di patologia orale.

Con l’autorizzazione del Finnish National Institute for Health and Welfare i ricercatori hanno raccolto i dati di 13.100 donne seguite negli ospedali della Finlandia per capire quale fosse l’incidenza di cancro nelle portatrici di lichen planus. La percentuale di donne che, nel corso degli anni, hanno sviluppato un cancro delle labbra, della lingua e della cavità orale. Il rischio standardizzato di incidenza è stato del 5.2% (labbra) del 12.4% (lingua) e dell’8% (cavità orale).

Questo studio è importante perché si è sviluppato su di un numero molto ampio di donne e perché correla la diagnosi precedentemente fatta di lichen planus con il seguente sviluppo di diversi tipi di cancro.

Come si vede dai dati la percentuale di evoluzione cancerosa è decisamente alta il che rafforza l’idea che le persone, soprattutto di sesso femminile, con diagnosi di lichen, vanno attentamente seguite nel tempo.

Halonen P, Jakobsson M, Heikinheimo O, Riska A, Gissler M, Pukkala E: “Cancer risk of lichen planus: a cohort study of 13.100 women in Finland” Int J Cancer: 2018; 142(1): 18-22