Nella sua ultra quarantennale carriera artistica, il rocker americano Bruce Springsteen non ha concesso molte interviste, pertanto ogni volta che ne rilascia una, rappresenta un piccolo evento e motivo di grande interesse per lo stuolo dei suoi fan in giro per il mondo. Se poi l’occasione è il Tribeca Film Festival di New York e l’intervistatore è il celebre attore Tom Hanks, risultato e spettacolo sono garantiti. La location è il palco del Beacon Theatre, tutto esaurito per l’occasione, e l’atmosfera è quella di una chiacchierata fra amici dato che Bruce e Tom sono reduci da una vacanza insieme (del gruppo faceva parte anche l’ex presidente Usa Barak Obama).
I due hanno condiviso la vittoria dell’Oscar per il film Philadelphia del 1993 e ricordano giustamente il regista Jonathan Demme che è appena scomparso ed era un grande appassionato di musica rock.
La conversazione spazia su tanti temi diversi e rivela alcuni aspetti inediti del Boss. Per esempio Springsteen afferma candidamente di non aver mai “lavorato” su serio prima di scoprire la musica, a parte i classici lavoretti estivi da ragazzino. Si parla anche di tasse… Dopo il successo clamoroso avuto con Born to Run (disco del 1975) e le due copertine su Time e Newsweek, pare che anche il fisco americano si accorse di Bruce andando a cercarlo per riscuotere le imposte pregresse… oggi è diventato probabilmente uno dei maggiori contribuenti americani.
Musicalmente i due si soffermano sull’album Nebraska, probabilmente il più ostico dell’intera discografia springsteeniana ma anche il più “cinematografico”, una sorta di noir con tutti i suoi oscuri personaggi e le sue storie di “beautiful loser” molto americane; si parla anche dell’inevitabile Born in the U.S.A. e della guerra nel Vietnam (Bruce fece di tutto per evitare l’arruolamento).
In chiusura un ringraziamento alla moglie Patti Scialfa per avergli fatto capire il vero senso della vita, dopo la sbornia di successo e la sovra esposizione da rockstar che gli aveva fatto perdere la bussola a metà degli anni 80 quando la arruolò come corista nella E-Street Band per poi innamorarsene.
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