Eravamo nel 2001 quando ho pubblicato il primo lavoro sulla penetrazione batterica nello spazio tra impianto e abutment avvitato dimostrando la presenza e la moltiplicazione batterica all’interno del gap presente: “Attraversamento batterico e di fluidi biologici tra componenti di impianti endossei e sovrastruttura protesica avvitata e cementata.”
(Piattelli A, Scarano A, Paolantonio M, Assenza B, Leghissa GC, Di Bonaventura G, Catamo G, Piccolomini R: “Fluids and microbial penetration in the internal part of cement-retained versus screw-retained implant-abutment connections” J.Periodontology 2001; 72:1146-1150)
Per ritornare sull’argomento 4 anni dopo con una nuova ricerca: “170 impianti (Nobel Biocare, Implan Innovations Implants, Restore implants) con abutment avvitati, rimossi tra il 1989 e il 2004 (tempo medio di permanenza 49 mesi) per perimplantite, mobilità, problemi psicologici, presentavano numerosi gap nell’interfaccia abutment-impianto e in molteplici zone il titanio risultava tranciato dalla superficie e dalle spire interne. L’esame strutturale evidenziava intra e infra-angolari fratture del metallo nella zona dell’avvitamento. Aree danneggiate erano presenti in tutti i casi. In nessun caso si è potuto osservare un ottimale adattamento tra impianto e vite dell’abutment. Erano presenti numerose colonie batteriche nel gap tra impianto e abutment e nella parte interna dell’impianto.”
(Scarano A, Assenza B, Piattelli M, Iezzi G, Leghissa GC, Quaranta A, Tortora P, Piattelli A: “Retrospective evaluation of the microgap between implants and abutements in 272 titanium implants retrieved from man: a 16 years experience (1989-2004)” Journal of Oral Implantology vol XXXI/No five)
Ora, a distanza di anni, un lavoro di Sasada e Cochran torna sull’argomento: “Connessione impianto-abutment: una revisione delle conseguenze biologiche e delle implicazione nelle perimplantiti”. (Sesada Y, Cochran DL. JOMI n.6 vol.32 pag. 1296-1307) nel quale concludono: “… Recenti pubblicazioni indicano che questa connessione impianto-abutment contaminata può avere un effetto nelle perimplantiti e nel fallimento dell’impianto nel tempo.”
Attenzione dunque a questo problema della contaminazione batterica del gap presente tra impianto e abutment avvitati. Contaminazione che non può avere luogo se il perno moncone è cementato nell’impianto (come nei Bone System) o non ha rilevanza se la connessione è a livello tissutale (come negli Straumann). Un problema già evidenziato da quasi vent’anni e che oggi, sulla base dell’elevata percentuale di perimplantiti rilevate dai colleghi, torna alla attenzione dei ricercatori.
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