Interviste

Dopo Pisapia ed Expo, la Milano da conservare che vorrei esportare

banner grande defCarlo Monguzzi, ingegnere chimico, professore e politico, si ricandida al Consiglio Comunale di Milano con il PD. La domanda d’obbligo è ovviamente perché?

Il perché ha due facce: il passato ed il futuro. Sono stato in Consiglio Regionale, quasi sempre all’opposizione, tranne una piccola parentesi nell’immediato post Tangentopoli in cui ho fatto l’Assessore all’Ambiente della “Giunta Rosa” di Fiorella Ghilardotti.

In quei pochi mesi siamo riusciti a fare cose importanti come la prima legge sulla raccolta differenziata, i primi interventi contro l’inquinamento atmosferico, lo sviluppo dei parchi e la pulizia delle acque superficiali (disinquinamento di fiumi e laghi) e di falda (oggi a Milano beviamo acqua pulita).

Mi sono battuto, nell’epoca Formigoni,  contro la corruzione e le clientele e per una sanità di eccellenza per tutti, denunciando molti degli scandali che poi hanno portato gli interventi della Magistratura.

Pochi lo ricordano ma l’espansione fieristica a nord ovest di Milano, utilizzando aree industriali dismesse e contaminate fu decisa proprio allora, infatti la destra che si andava in quei mesi costruendo intorno a Berlusconi e Ligresti caldeggiava invece una disastrosa localizzazione a Lacchiarella in pieno Parco Sud, consumando preziose aree a verde.

Questo il passato, e per il futuro?

In quei pochi mesi stando al Governo abbiamo fatto cose importanti, la stessa cosa è avvenuta con l’Amministrazione Pisapia; Milano è cambiata in meglio, i progetti urbanistici aperti e utili per la città sono stati finalmente conclusi con efficienza e senza clientele o corruttele, la Darsena è rinata, la mobilità condivisa (biciclette, scooter a auto) è esplosa in maniera addirittura inaspettata; Area C, insieme alle nuove linee di metropolitana ha ridotto il traffico sensibilmente.

EXPO ha cambiato Milano per sei mesi o pensi che avrà ricadute in futuro?

Milano è cambiata a prescindere da Expo che comunque ha avuto un effetto positivo: abbiamo abolito l’Assessorato alla Paura, abbiamo lavorato per una Milano aperta a tutte le culture, una città finalmente inclusiva di doveri e diritti uguali per tutti; non dobbiamo dimenticare che fino a sei anni fa la politica del centro-destra spostava  i campi rom da una periferia all’altra con lo scopo di incrementare le proteste su cui costruire poi altre campagne di odio e paura.

Quali sono le tue intenzioni per il futuro?

Dobbiamo fare in modo che questa stagione di rinnovamento continui per le molte cose che ancora non siamo riusciti a fare, e che non sia limitata a Milano, ma anzi si possa allargare al resto dell’Italia.