Leggendo sul numero di Gennaio del Journal of Oral and Maxillofacial Surgery, Medicine, and Pathology, balza all’occhio un peculiare lavoro dell’Università di Damasco sull’efficacia dell’agopuntura tradizionale cinese nella gestione del dolore post operatorio dopo la (frequente) procedura di estrazione dei denti del giudizio inclusi, in alternativa ai farmaci antidolorifici e antinfiammatori di comune uso e ai relativi, seppur minimi, effetti collaterali. La storia dell’agopuntura è lunga, si stima che venisse usata già 1700 anni fa dai cinesi per curare svariate patologie, e nel tempo rimane sicuramente una disciplina di spicco tra le medicine tradizionali. Ognuno dei cento pazienti selezionati per lo studio e sottoposti a estrazione di denti del giudizio aveva a disposizione sia un questionario da compilare di giorno in giorno con un punteggio sull’esperienza di dolore patito (in scala da 1 a 10), sia dell’antidolorifico da usare solo nel caso questo dolore fosse insopportabile (vicino al “10”). Cinquanta pazienti sono stati trattati con agopuntura subito dopo l’estrazione e cinquanta no, col risultato che i primi hanno riportato punteggi di esperienza di dolore più bassi dei secondi, e hanno utilizzato in misura sensibilmente minore l’antidolorifico rispetto ai secondi. La massima efficacia dell’agopuntura come lenitivo è stata evidente soprattutto tra la fine del primo giorno dopo l’estrazione fino in certi casi al quarto giorno, oltre il quale non c’è più stata significativa differenza tra i due gruppi; ciò mette in luce come il picco dell’effetto sedativo agopunturale ci sia stato sopratutto per i primi 3 giorni dopo il trattamento. Tuttavia, lo studio manca di una fondamentale distinzione tra i casi in cui il dente estratto è stato un dente del giudizio superiore o inferiore (notoriamente gli inferiori danno maggiori problematiche postoperatorie), se l’effetto benefico fosse sul solo dolore in quanto tale o anche sul gonfiore e la limitata funzionalità dei giorni successivi (componenti importanti del dolore e del disagio per il paziente), come pure rimane in sospeso se un eventuale rinnovato trattamento di agopuntura al termine dei 3 giorni di picco potesse giovare e prolungare ulteriormente i benefici nel tempo. Rimane comunque uno studio interessante, ben concepito e serio, che fa seguito a diversi altri lavori che tentano di approcciare in modo scientifico, e non empirico o alla “rimedio della nonna”, l’efficacia di metodi alternativi ai soli farmaci nella gestione del discomfort dopo un intervento simile.
Per saperne di più: Kassis J. Effectiveness of Chinese acupuncture on pain relief following surgical removal of impacted third molars: A self-controlled clinical trial. J Oral Maxillofac Surg Med Pathol (2016), http://dx.doi.org/10.1016/j. ajoms.2016.07.004
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