Editoriali

I film di Totò e i corsi per le ASO

Si chiamava Totòtruffa62 e, un Totò scatenato, riusciva a vendere la fontana di Trevi ad un turista americano boccalone. Cosa c’entra con l’argomento di cui parliamo adesso?

Nulla, assolutamente nulla, mica che qualcuno pensi che stiamo accusando qualcuno di truffare la gente, però ci sembrava bello ricordare quel film, così, per … allegria.

C’è il Centro Europeo di Formazione che propone diverse tipologie di corsi. Tra questi anche quello per Assistenti di Studio Odontoiatrico patrocinato da AIASO (Associazione Italiana Assistenti di Studio Odontoiatrico). Ma che bello!

Poiché questo centro sa esattamente: “quanto sia importante poter conciliare gli impegni con lo studio……riteniamo che sia fondamentale che sia tu a gestire il tempo da dedicare allo studio, senza orari imposti o calendari…….non ti è richiesto alcun inutile spostamento, riceverai comodamente a casa le singole unità didattiche, pratiche e maneggevoli, ideali da portare con te ovunque.” Ovunque, anche se andate a fare un bagno nella fontana di Trevi.

La formazione professionale delle Assistenti di Studio Odontoiatrico è una cosa seria. La Regione Lombardia che prevede la obbligarorietà dell’attestato di competenze per le ASO che lavorino in Strutture pubbliche o accreditate, (Requisito Specifico Accreditamento Regione Lombardia OGPVF02) richiede un corso di 1000 ore, tenuto da Enti Accreditati dalla Regione alla fine del quale deve essere superato un esame tenuto da una commissione, la cui composizione viene comunicata ed approvata dalla Regione Lombardia a garanzia della serietà dell’apprendimento. E qui si sviluppa il capolavoro della pubblicità del corso proposto dal CEF e dai suoi amici di AIASO: “sono moltissime le opportunità offerte e il tuo ATTESTATO sarà riconosciuto da qualsiasi struttura privata”. Dunque non c’è trucco, non c’è imbroglio.

Non c’è mica scritto che avrà valore legale su tutto il territorio nazionale come un corso erogato da un Ente Certificato. Se poi non saranno proprio tutti i privati che lo vorranno riconoscere, beh, qualche pignolo c’è sempre. Ma le perle pubblicitarie vengono snocciolate una dopo l’altra: “la tua minuziosa preparazione tecnica ti permetterà di essere un ottimo assistente di studio odontoiatrico” minuziosa preparazione tecnica? Con le dispense a casa? Ma qualcuno qui ha idea di cosa si stia parlando? Si sta parlando di assistere in Sala Operatoria un odontoiatra che opera sul paziente a pochi decimi di millimetro dal nervo linguale, dalla arteria sublinguale, dal nervo mandibolare, dal seno mascellare, ecc. e lo impariamo leggendo una dispensa? Si tratta di assistere un odontoiatra coordinando e attivando la linea di sterilità, si tratta cioè di entrare nel cuore del rischio biologico della attività odontoiatrica garantendo sicurezza per se stessi e per i pazienti, avendo visto “comodamente a casa tua”. E un pochino più avanti : “la professione che eserciterai ti porterà a scegliere tra un impiego dipendente o autonomo nel settore privato”. Nel mansionario approvato dal Ministero della Salute della Repubblica Italiana e approvato dalle confederazioni sindacali e, sucessivamente, dal SIASO si legge: “Le sue mansioni sono svolte in stretta dipendenza dell’esercente legale l’odontoiatria e nessuna operazione può essere compiuta autonomamente”.    Dove stà il lavoro autonomo? Si vendono gelati e coca cola in sala d’aspetto? Questo mansionario, per chi ancora non lo sapesse, aspetta solo la firma della Conferenza Stato Regioni per diventare Legge della Repubblica Italiana e ciò accadrà entro quest’anno. A quel punto nemmeno nelle strutture private disponibili si potrà lavorare senza l’adeguato titolo di studio. Meditate gente, meditate.