Bene ha fatto Ugo Covani, professore di Medicina Orale Università di Pisa che, intervenendo al 5° congresso dell’Istituto Stomatologico Toscano, ha ricordato come: “Le infezioni della bocca sono oggi studiate molto attentamente perché possono, attraverso complessi meccanismi, portare a danni sistemici come il diabete… Il diabete, infatti, facilita le infezioni, che squilibrano a loro volta ulteriormente il suo sviluppo; è un rapporto reciproco che si verifica nella totalità dei casi di coloro che sono affetti da questa malattia. Un’attenta cura delle infezioni del cavo orale contribuirà a migliorare anche la terapia. Altro capitolo da tenere in considerazione è la cardiopatia ischemica, che sembra avere uno stretto rapporto con uno stato di infiammazione cronica del cavo orale”.
Dunque, odontoiatri, grande attenzione alle condizioni di salute del parodonto dei vostri pazienti.
E cosa significa grande attenzione?
Significa:
1) controllare attentamente lo stato di salute parodontale ad ogni visita
2) programmare una attenta igiene professionale con la nostra igienista
3) far spiegare bene al paziente come mantenere una buona igiene orale domiciliare (spazzolino elettrico e scovolino interdentale)
4) motivare e rimotivare il paziente attraverso tutta l’attenta opera della squadra odontoiatrica che continua a parlare di igiene col paziente
5) richiamarlo regolarmente, ogni 6/8 mesi per la seduta di igiene.
Dunque, in pratica, è necessario avere una squadra attenta e preparata e avere un reparto di igiene con igieniste preparate e motivate.
Se no si fanno tante belle chiacchiere che vanno bene a carnevale ma non tutto l’anno.
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