Editoriali

La banca convenzionata con il “papocchio”

perio01Riportiamo l’intervista a una paziente che ha scelto di usufruire di un servizio di odontoiatria convenzionato con la banca dove lavora.

d) Lei è dipendente di una Banca?
r) Sì

d) Che è convenzionata con un centro odontoiatrico dove vengono inviati tutti i dipendenti?
r) Sì

d) E in questo modo ha la possibilità di ricevere gratuitamente una pulizia dei denti?
r) Sì, in questo modo ho la possibilità di ricevere gratis una volta all’anno l’ablazione del tartaro e il mese scorso ho usufruito di questo servizio.

d) Che durata ha avuto la prestazione?
r) Un quarto d’ora.

d) Le hanno fatto altro?
r) La visita e la panoramica

d) Qual era l’indicazione a eseguire la panoramica?
r) Non lo so, mi hanno detto: per vedere le carie. Forse mi hanno fatto la panoramica per convincermi che ci sono cose da fare.

d) E poi?
r) Mi hanno fatto un preventivo che comprendeva 4 scaling e root planing e 8 otturazioni di cui 2 al colletto.

Oggi abbiamo visitato la signora e delle 8 otturazioni ce ne era solo una, l’infiltrazione iniziale di una vecchia otturazione.

La prima riflessione è che scaling e root planing SONO L’IGIENE ORALE. Quindi, in questo centro, se non si sono fatti scaling e root planing gratis (e non si sono fatti altrimenti non sarebbero nel preventivo come terapie da fare a pagamento) non è stato fatto nulla se non pasticciare per dieci minuti nella bocca della paziente per dare l’impressione che si è fatto qualche cosa. È stata solo venduta per gratuita una prestazione non fatta e la seduta di igiene, cioè lo scaling e root planing sono stati messi in preventivo a un costo decisamente elevato. Quindi sono meno costosi studi seri che fanno pagare 120 euro la pulizia dei denti.

La seduta “pulizia dei denti” prevede alcune fasi, tutte che richiedono tempo: 1) la preparazione dello studio, 2) l’accoglienza del paziente, 3) lo sciacquo con la clorexidina per limitare il rischio di infezioni crociate e aumentare l’efficacia della detartrasi, 4) l’impiego dello strumento a ultrasuoni, 5) l’impiego degli strumenti manuali, 6) la pasta da profilassi, 7) la disinfezione 8) il riordino. Quindici minuti per tutto questo sembrano pochi.. il tempo da dedicare a una seduta di igiene orale è di 60-90 minuti.

A questo punto è necessario chiedersi quale deve essere il servizio erogato da uno studio odontoiatrico. Eseguire una pulizia dei denti può voler dire: 1) trasmettere un messaggio completamente falso come in questo caso: la pulizia dei denti è un po’ di confusione in bocca; 2) eseguire una seduta di igiene orale professionale con il solo obiettivo di pulire i denti; 3) la seduta di igiene professionale è parte di un programma di prevenzione globale per la salute.

E, se la intendiamo così, allora capiamo che non è sufficiente pulire i denti ma, il lavoro più difficile, è istruire i pazienti su come lavarsi i denti, motivarli all’igiene orale quotidiana, fornire loro gli strumenti corretti per ottenere i migliori livelli di igiene. E, ancora più importante, l’igienista e tutto il team odontoiatrico hanno il dovere di fare counselling che significa intercettare abitudini dannose alla salute come il fumo di sigarette e motivare il paziente a smettere, dare istruzione sui corretti stili di vita, spiegare l’importanza del fluoro nella prevenzione della carie, spiegare le correlazioni tra salute orale e malattie sistemiche e così via.

Questo è il servizio che dobbiamo fornire al cittadino.

E la diagnosi di carie? Di certo non si fa con una radiografia panoramica. La diagnosi di carie è una diagnosi clinica: si fa con lo specillo ed eventualmente con delle radiografie che si chiamano bite-wing.

Per chiarire meglio le modalità di impiego delle radiografie nella pratica odontoiatrica elenchiamo alcuni punti della normativa europea recepita in Italia con il DL 187/2000:

1) l’esame radiografico trova indicazione solo se dà beneficio al paziente cioè se i benefici sono maggiori dei rischi. La valutazione deve essere fatta sul singolo paziente per cui l’esame radiografico non può essere eseguito di routine.

2) un esame radiografico può essere prescritto solo dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo.

3) gli esami radiografici devono essere effettuati solamente da personale qualificato, opportunamente formato e con adeguata esperienza.

4) le dosi impiegate per rispondere al quesito diagnostico devono essere le più basse possibili”. Insomma, per mettere un impianto, nella maggior parte dei casi, non serve la tac e nemmeno la cone beam ma semplicemente la panoramica.

Tralasciamo ogni commento sul riscontro di carie su denti sani.

Cara Banca, convenzioniamoci con la salute non col papocchio.