I pollini maggiori responsabili di allergie sono quelli trasportati dal vento, che provocano rinite, rinocongiuntivite, congiuntivite, asma bronchiale con reazioni associate che possono comportare anche lo shock anafilattico.
Che cosa sono le allergie e perché siamo allergici
Le allergie sono la risposta anomala del nostro sistema immunitario al contatto con determinate sostanze come pollini, peli di animali, alimenti, erroneamente ritenute pericolose. È una risposta difensiva, esagerata e quindi dannosa, verso sostanze assolutamente innocue per la maggior parte degli individui.
Il motivo dell’anomala reazione del sistema immunitario a determinate sostanze non è ancora chiara. Chiaro è invece quello che accade. Entrato in contatto con la sostanza ritenuta nociva (antigene) il nostro sistema immunitario inizia a produrre anticorpi per contrastarlo, anticorpi che iniziano a diffondersi rapidamente nel sangue, nei tessuti, nella mucosa nasale, nelle vie respiratorie e nell’intestino, con le note conseguenze: prurito al naso, starnuti, tosse, raffreddore, lacrimazione e prurito agli occhi, occhi gonfi, prurito alla gola e nei casi più gravi anche asma e infiammazioni alle vie respiratorie. Quest’anno poi, complice un deciso anticipo di primavera, i pollini di tassi, noccioli, cipressi e ontani sono addirittura comparsi a metà gennaio, prolungando così di più di un mese le sofferenze di circa 6 milioni di italiani.
Il periodo delle allergie
Le piante iniziano il loro ciclo riproduttivo, liberando nell’aria i pollini; l’esercito degli allergici (siamo già al 20% della popolazione, ma il dato è destinato a crescere a causa del caldo e dell’inquinamento, ma anche di uno stile di vita non proprio corretto) si accorge subito quando arriva questo momento perché incominciano a manifestarsi quei sintomi di cui abbiamo parlato. Il periodo delle allergie da polline in realtà non coincide esattamente con la primavera, visto che inizia a marzo con i pollinosi preprimaverili (ginepro e gelso), prosegue con il periodo che va da aprile a settembre con i pollinosi primaverili/estivi (il picco è tra maggio e giugno, in concomitanza con la fioritura delle graminacee) e finisce con i pollinosi estivo/autunnali da agosto ad ottobre.
L’allergologo può eseguire un test cutaneo che prevede l’iniezione di un piccolo campione di allergene appena sotto la pelle di braccio o schiena e se il paziente è allergico alla sostanza, sulla zona interessata si formerà una piccola protuberanza. Un’altra opzione diagnostica è il Rast Test (Radio Allergo Sorbent Test), consistente in un esame del sangue per identificare i livelli di anticorpi per un allergene specifico.
Per alleviare i sintomi si può fare ricorso ai farmaci, naturalmente sempre dopo aver chiesto un consiglio al proprio medico. Sono disponibili gli antistaminici, che da assumere per via orale, tramite collirio o per inalazione; i cortisonici, assunti per via orale, sublinguale o tramite iniezioni; i broncodilatatori, da assumere in spray. I farmaci sono in in grado di controllare i sintomi, ma non di incidere sulle ricadute stagionali future.
L’immunoterapia specifica (vaccini antiallergici) consiste, invece, nell’iniettare sottocute quantità gradualmente crescenti dell’allergene specifico, per modificare nel tempo la risposta immunitaria della persona allergica. Non tutti i pazienti allergici però traggono beneficio da questo tipo di terapia e comunque è sempre necessario che il vaccino venga somministrato da un medico.
Rimedi alternativi/ I filtri nasali
La buona notizia per tutti coloro che soffrono di allergie stagionali è che, finalmente, c’è una valida alternativa a starnuti e fazzoletti: i filtri antipolline da naso. Una soluzione geniale, tipo i filtri antiparticolato delle automobili, in grado di filtrare le sostanze allergeniche presenti nell’aria. Grazie ad un particolare gel che le attrae e le trattiene, questi filtri impediscono ai pollini di essere inalati. Non solo, evitano anche di respirare le temutissime polveri sottili causate dall’inquinamento, con non pochi benefici per tutti, allergici e non.
Sono formati da due filtri uniti da una bretellina, leggeri e semitrasparenti, realizzati in un morbido materiale che si adatta perfettamente alla forma delle narici, così da rimanere invisibili una volta indossati. Si rimuovono facilmente con un semplice gesto in qualunque momento. Disponibili in farmacia o sugli e-shop, in Italia sono commercializzati da diverse marchi, come Sinuset, Euroallergy, Sanispira. In blister da sei a 18 pezzi, a seconda della casa, hanno prezzi che vanno da 9,00 a 30,00 euro a confezione.
Coloro che li hanno provati assicurano benefici effetti, con una diminuzione di starnuti e lacrimazione agli occhi addirittura del 100%, nei casi di impiego precedente l’insorgere dei sintomi. L’azione dei filtri, essendo meccanica, è apparsa migliore di quella di alcuni farmaci, in quanto l’uso non induce sonnolenza. Anzi, nel 50% dei soggetti è stata riscontrata una riduzione del senso di stordimento tipico delle allergie da fieno.
Rimedi alternativi/ I fitoterapici
Tra i rimedi erboristici e fitoterapici più efficaci per contrastare i sintomi delle allergie ai pollini troviamo la perilla, il cui fitocomplesso antiallergico aiuta ad alleviare le riniti allergiche e a prevenire l’asma bronchiale. Oltre a inibire l’azione dell’istamina e dei leucotrieni, la perilla riduce i livelli di IgE (immunoglobuline E) e riduce l’infiammazione alleviandone i sintomi. Analogamente, il ribes nero è considerato un antistaminico naturale simile al cortisone, poiché stimola la secrezione di sostanze antinfiammatorie e svolge un’azione antiallergica specifica nei casi di raffreddore da fieno, congiuntiviti e bronchiti allergiche. Non sempre associabile al ribes nero è la rosa canina, ricca di vitamina C che rafforza le difese naturali dell’organismo. L’azione antinfiammatoria, lenitiva e antiossidante della rosa canina, la rende un rimedio naturale efficace contro le alterazioni delle mucose provocate dagli allergeni dei pollini.
Un’altra pianta molto utilizzata in medicina ayurvedica come rimedio naturale contro le allergie è l’adatoda vasica, un arbusto sempreverde che cresce spontaneamente ai piedi della catena dell’Himalaya. Se ne utilizzano il succo e l’estratto delle foglie essiccate per alleviare tosse, congestione nasale e liberare le vie respiratore dal muco in eccesso. La fitoterapia consiglia, inoltre, l’utilizzo della resina di boswellia, ricca di acidi che contrastano i principali mediatori chimici responsabili del processo infiammatorie tipico delle reazioni allergiche; la liquirizia , che inibisce la produzione di istamina; il noni, il cui succo rinforza il sistema immunitario, mentre l’estratto secco è efficace nel contrastare in principali sintomi della rinite allergica.
Infine, è certamente utile integrare nella dieta quotidiana alcuni alimenti ricchi di sostanze e principi attivi utili a depurare l’organismo, ridurre la produzione di istamina, supportare e rinforzare il sistema immunitario. Tra questi, le cipolle sono particolarmente indicate per depurare l’intestino e contrastare le reazioni infiammatorie provocate dagli allergeni dei pollini per il loro apporto di solforati, sali minerali e vitamina C. Altrettanto indicati sono gli alimenti ricchi di magnesio (cereali, legumi, banane, verdure a foglia) e in generale, cibi ad elevato contenuto di vitamina C. Altri alimenti, invece, devono essere accuratamente evitati poiché tendono ad aumentare il rilascio di istamina nell’organismo e, di conseguenza, ad amplificare il rischio di reazioni allergiche. Tra questi, fragole, pomodori, cioccolata, crostacei, molluschi, frutta secca, insaccati e formaggi.
Come alleviare il fastidio in auto
C’è poi da fare un discorso a parte per gli automobilisti che soffrono di allergie primaverili: i sintomi possono risultare particolarmente fastidiosi per chi guida un veicolo, quindi bisogna fare di tutto per limitarli. La prima cosa da fare, se il medico è d’accordo, è tenere sempre a portata di mano uno spray anti allergico; quando si viaggia in auto bisognerebbe tenere i finestrini chiusi e se fa troppo caldo si dovrà fare affidamento all’aria condizionata. Per questo i filtri aria devono essere sempre ben puliti (e sostituiti quando necessario).
L’abitacolo della macchina deve essere pulito con frequenza per evitare che si accumulino acari e polvere (che irrita le mucose e quindi amplifica i sintomi dell’allergia); lo straccio che è stato usato per spolverare gli interni però non deve essere tenuto all’interno dell’auto, ma andrebbe lavato subito dopo l’uso (a meno che non si utilizzino degli stracci usa e getta, da buttare immediatamente una volta finito il lavoro). Se si deve acquistare una nuova vettura, quando possibile si dovrebbero preferire i sedili in pelle, che rispetto a quelli in tessuto si impregnano meno di odori, muffe e polvere.
IL BOLLETTINO DEI POLLINI
Bisogna consultate il bollettino nazionale dei pollini sul sito http://www.pollinieallergia.net/bollettino-pollini.php. Selezionando la regione che interessa con un click sulla cartina dell’Italia si può ulteriormente selezionare ogni singolo polline o spora fungina, utilizzando la finestra di scelta.
A questo punto, cliccando sul tasto “visualizza”, si potrà visionare, per ogni singolo allergene, la conta pollinica della settimana a confronto con quella della settimana precedente e ottenere inoltre la tendenza (in aumento, in diminuzione o stazionaria qualora la variazione tra le due settimane sia inferiore al 20%).
È anche possibile vedere la previsione pollinica della settimana in corso, sino al week end, basata sulla correlazione tra previsioni meteo e andamento delle conte polliniche.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.