Interviste/Vita di studio

Nove anni di battaglie per difendere il ruolo delle igieniste dentali

2 dental-hygienistsLa dottoressa Marialice Boldi ha guidato negli ultimi 9 anni come Presidente nazionale lAIDI (Associazione Igienisti Dentali Italiani). Quali sono state le battaglie più importanti che hai condotto?

Durante i 9 anni come Presidente e, prima ancora, nei 3 da vicepresidente il principale obiettivo da me perseguito, assieme ai presidenti di tutte le Professioni Sanitarie, è stato l’ottenimento dell’albo professionale.

Altri obiettivi:

– far capire che l’ igienista Dentale è una figura di estrema importanza per la prevenzione delle patologie sia orali sia sistemiche; quindi, dovrebbe trovare una giusta collocazione non solo negli studi privati, ma anche nelle strutture del SSN.

  • – combattere strenuamente contro l’abusivismo facendo innumerevoli denunce ai NAS
  • – dare all’AIDI una solida struttura dal punto di vista organizzativo
  • – aumentare l’offerta formativa, non solo numerica ma soprattutto qualitativa, per consentire di soddisfare la richiesta di legge in merito ai crediti ECM
  • – Rafforzare negli Igienisti Dentali la coscienza professionale

Quali i risultati che hai conseguito?

A volte vengo presa dallo sconforto e mi sembra di non aver realizzato nulla, poi cerco di vedere le luci tra le ombre.

Certamente AIDI è cresciuta dal punto di vista organizzativo; è stata tra le prime Associazioni ad essere riconosciuta rappresentativa della professione dal Ministero proprio grazie alla correttezza e alla scrupolosità con cui sono redatti i bilanci ed i verbali, classificati tutti i documenti e soprattutto, per l’esatta corrispondenza tra quote di iscrizione e numero degli iscritti. I titoli di questi ultimi, inoltre, vengono tutti scrupolosamente controllati per essere certi della loro legittimità.

Abbiamo avuto una verifica fiscale da parte della GDF e non sono stati rilevati neppure errori formali, quindi la gestione economica dell’Associazione è risultata impeccabile…e la cosa mi riempie d’orgoglio, specie di questi tempi, in cui quasi tutti cercano un profitto personale.

E per la categoria? Qui purtroppo ci sono le ombre.

Eravamo riusciti a “portare a casa ” la legge 43/2006 che dava delega al Governo di istituire ordini e albi per le Professioni Sanitarie che ne erano prive, ma questa risulta sino ad oggi disattesa dai successivi governi ( tutti, per ormai 9 anni…..una vergogna)

Un piccolo passo avanti è stato fatto a livello Universitario: infatti la maggior parte dei CSID ha ora come coordinatore un Igienista dentale e numerosi sono i Professori a contratto… Ma i ricercatori Universitari continuano ad essere solo due! Piano piano, in alcune regioni più “illuminate”si inizia ad assumere qualche Igienista dentale nel pubblico; per ora quasi sempre con contratti a ore ma spero che la buona pratica si estenda e che le assunzioni diventino stabili. Come si fa a non accorgersi che la “buona Sanità” potrebbe ricevere un notevole impulso, e a costi vantaggiosi, con l’impiego degli Igienisti dentali?

C’è qualche sconfitta che ti bruciain modo particolare?

Si, il fatto che non si sia arrivati agli ordini e all’albo; non é certamente dipeso da me, ma la vivo comunque come sconfitta. E poi mi rammarico moltissimo che gli Igienisti Dentali, invece di essere tutti uniti, continuino a dividersi, a creare nuove associazioni: è proprio come in politica ogni tanto qualcuno vuole una corona tutta per sé.

Infine recrimino ancora di non essere riuscita a far capire agli Odontoiatri che l’Igienista Dentale, in studio, è una vera risorsa e non un costo! Ma è difficile abbattere certe credenze…..e pensare che, specie in questi tempi di crisi, molto spesso l’Igienista Dentale ha saputo fidelizzare i pazienti, ha sempre la “poltrona piena”.

Limpressione è che in politica odontoiatrica le cose evolvano con una lentezza biblica, che tutti stiano aggrappati ai vecchi privilegi senza rendersi conto che il mondo cambia indipendentemente dalla volontà di quattro dentisti. È solo unimpressione o qualche volta hai vissuto anche tu questa sensazione?

Come ho già detto, è una sensazione che provo regolarmente: leggi che vengono rimpallate da un Governo all’altro, dal Senato alla Camera, all’infinito. Difesa strenua di presunti privilegi da parte di personaggi ottusi che, appunto,non si rendono conto dei cambiamenti sociali, sordi agli input che provengono dall’Europa e dal resto del mondo……

Guastamacchia scriveva: Le prospettive per il futuro sono ottime a condizione che ci si renda conto di quale è lo scopo della nostra professione: prevenzione, prevenzione, prevenzione. Ma come si fa a parlare di prevenzione senza gli Igienisti Dentali? Chi fa prevenzione se nelle ASL gli igienisti dentali non vengono assunti? Chi fa prevenzione se si considera ligienista dentale non una risorsa ma un concorrente?

È quanto ho appena detto. “Loro” dicono che ci sono molti giovani odontoiatri che potrebbero essere impiegati, ma sono certa che, almeno nella maggior parte dei casi, l’efficacia non sarebbe la stessa. La formazione specifica verso la prevenzione che riceve l’ID durante i suoi tre anni di Università non è certo paragonabile a quella degli Odontoiatri che, giustamente, vengono formati per svolgere altri compiti. Inoltre i costi non sarebbero gli stessi.

3 Antonella AbbinanteCon il prossimo anno lascerai la guida di AIDI. Il nuovo presidente è già stato eletto. Cosa cambierà nella politica di AIDI?

In AIDI c’è sempre stata una fondamentale unitarietà di vedute e le decisioni vengono prese, oltre che in direttivo, anche sentendo il parere dei Presidenti regionali che, a loro volta, hanno il polso della situazione della base. Durante le due assemblee annuali inoltre, tutti hanno l’opportunità di esprimere le loro opinione e la maggioranza viene davvero ascoltata.

Chiaramente ogni Presidente ha delle sue peculiarità, e la collega Antonella Abbinante saprà sicuramente portare delle innovazioni…..ma non credo che l’indirizzo politico possa cambiare.

Io comunque ho fatto il mio tempo e ce l’ho messa tutta; certo avrò, ho fatto degli errori, ma ho agito sempre in assoluta buona fede, con onestà e trasparenza e sono certissima che tutto ciò non cambierà.