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Patologie Cardiovascolari e parodontite: cresce l’evidenza di una correlazione (parte 1)

Schermata 2020-06-15 alle 14.42.42Le patologie cardiovascolari rientrano nelle cosiddette NCD (Non-communicable disease), ovvero malattie non contagiose e non ereditarie (insieme al cancro, al diabete) che sono legate a fattori di rischio. Invitiamo a leggere l’approfondimento dell’Organizzazione mondiale della sanità su questo tema (1). La stessa Parodontite è considerata una NCD.

In un consensus molto esteso e approfondito, recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology, leggiamo che l’insorgenza e/o l’aggravamento di molte NCD sono associate alla salute parodontale.

Il consesus si è focalizzato particolarmente sulle malattie cardiovascolari, per le quali, negli ultimi anni, l’evidenza scientifica è diventata sempre più corposa.

Riportiamo alcune domande e relative risposte contenute all’interno di questo lavoro.
Esiste evidenza che le persone con parodontite abbiano un’alta probabilità di sviluppare una malattia cardiaca con sintomatologia subclinica?

Gli studi epidemiologici indicano come i pazienti con parodontite abbiano una significativa disfunzione endoteliale. Infatti, tali pazienti presentano una elevata calcificazione delle arterie, rigidità delle stesse e l’inspessimento della tonaca intima e media della carotide.

Esiste evidenza che le persone con parodontite abbiano un più alto rischio di sviluppare un disturbo alle coronarie o di avere un infarto del miocardio? L’evidenza in tal senso è molto consistente. In particolare, un primo accidente cardiovascolare è più probabile che avvenga in pazienti con diagnosi di parodontite/parodontite di grado severo rispetto a pazienti senza parodontite. Gli

autori ricordano come il rischio relativo vari a seconda degli studi (studi caso controllo e studi di coorte) considerati, e che quindi il modello possa non valere per altre popolazioni di studio; ma l’associazione rimane positiva.

Esiste evidenza che persone con parodontite abbiano un più alto rischio di sviluppare un disturbo cerebrovascolare e avere un ictus?

Anche in questo caso c’è evidenza.
Il primo riferimento che gli autori citano è una revisione sistematica (2) che mostra come chi ha avuto una diagnosi di parodontite severa presenti un maggior rischio di sviluppare un primo disturbo cerebrovascolare rispetto a coloro a cui non è stata diagnosticato tale disturbo.

Il secondo riferimento citato invece (3) dimostra come ci sia un’associazione tra ictus maggiore tra i pazienti con parodontite rispetto ai pazienti sani. A corroborare tali dati vengono considerati gli stessi studi considerati per il precedentemente paragrafo.

Anche in questo caso gli autori ricordano come il rischio relativo vari a seconda degli studi e che i risultati possano non valere per altre popolazioni di studio, ma l’associazione rimane positiva. L’articolo continua considerando diversi altri aspetti, che andremo ad approfondire nei prossimi numeri.

 

Sanz M, Marco Del Castillo A, Jepsen S, Gonzalez-Juanatey JR, D’Aiuto F, Bouchard P, Chapple I, Dietrich T, Gotsman I, Graziani F, Herrera D, Loos B, Madianos P, Michel JB, Perel P, Pieske B, Shapira L, Shechter M, Tonetti M, Vlachopoulos C, Wimmer G. Periodontitis and cardiovascular diseases: Consensus report. J Clin Periodontol. 2020 Mar;47(3):268-288. doi: 10.1111/jcpe.13189. Epub 2020 Feb 3. PubMed PMID: 32011025; PubMed Central PMCID: PMC7027895.