Il problema delle perimplantiti è sempre più all’ordine del giorno. Più impanti si fanno, più anni passano per ogni impianto, maggiore è il numero delle perimplantiti che si evidenziano. Naturalmente la loro incidenza è direttamente proporzionale alla igiene orale professionale regolarmente eseguita ogni quattro/sei mesi, alla igiene orale domiciliare corretta, alla riabilitazione protesica che deve consentire una ottimale rimozione della placca. In ogni caso una incidenza del 2-2.5% dei casi è la norma, e su centinaia di impianti il numero può essere significativo. Come ci comportiamo? Una volta evidenziata perimplantite, con perdita di osso angolare o, più frequentemente, a cratere, non bisogna esitare: si passa alla terapia chirurgica. Un nuovo lavoro, appena uscito su COIR, è decisamente incoraggiante per tale procedura: a) 24 pazienti parzialmente edentuli, con 36 impianti affetti da perimplantite, sono stati trattati seguendo il protocollo chirurgico anti-infettivo. Prima della chirurgia sono statisottoposti a fullmouth debridement e sono stati istruiti per raggiungere una buona igiene orale domiciliare. L’atto chirurgico prevedeva lembo a tutto spessore e decontaminazione della superficie implantare. I pazienti sono stati trattati con Amoxicillina (500mg) e metronidazolo (400mg) per tre volte al giorno per sette giorni. b) Nel post intervento i pazienti hanno fatto sciacqui di clorexidina (10ml due volte al di per 1 minuto) per 4 settimane c) Un appuntamento per la rimozione del biofilm batterico ogni 3 mesi per 1 anno) d) Un appuntamento per igiene orale professionale ogni anno successivamente. Le conclusioni sono:a cinque anni, seguendo regolarmente la terapia di supporto,le condizioni perimplantari erano mantenute in buona salute nella maggioranza dei pazienti (63%) e la completa risoluzione della perimplantite, senza sanguinamento in tutti i siti, è stata raggiunta nel 42% degli impianti trattati. Dunque il trattamento chirurgico, associato al corretto trattamento igienico, ha consentito la soluzione del problema, a cinque anni, circa nella metà degli impianti affetti da perimplantite. Non è il 100% ma è comunque un risultato incoraggiante che consente di ribadire il principio: se c’è perimplantite NON esitate a sottoporre il paziente alla necessaria procedura chirurgico-igienica.
Heitz-Mayfield L.J.A, Salvi G.E, Mombelli A, Loup P.J, Heitz F, Kruger E, Lang N.P: “Supportive peri-implant therapy following anti-infective surgical peri-implantiotis tratment: 5 yaer survival and success” Clin Oral Impl. Res. 29, 2018: 1-6
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