I prodotti in commercio per lo sbiancamento sono dannosi per lo smalto?
È questa una questione sulla quale si discute da anni anche perché
differenti autori hanno portato risultati contrapposti fino ad arrivare alla situazione curiosa per cui autori diversi presentano risultati opposti considerando le medesime concentrazioni del medesimo principio attivo.
Questo interessante lavoro di Cogo e altri analizza con attenzione i
differenti prodotti e la letteratura a oggi pubblicata in merito alle
conseguenze sullo smalto dell’utilizzo di questo o di quel prodotto.
A conclusione di tutta la ricerca gli autori suggeriscono l’utilizzo di
prodotti sbiancanti con pH intorno al 7 (neutro) o > di 7 (basico) poiché
con questo pH non risultano esservi danni allo smalto. Di più,
contrariamente a quanto ritenuto, la liberazione di ossigeno (e quindi
l’effetto sbiancante, è migliore in ambiente basico che non in ambiente
acido. A tutte queste considerazioni ne va aggiunta una determinante: in
presenza di biofilm batterico e/o di tartaro, i prodotti sbiancanti non
hanno alcun effetto. Poiché dunque l’obiettivo non è sbiancare il tartaro ma i denti, è necessario prima fare una accurata ablazione del tartaro sopra e sotto gengivale.
Cogo E, Sibilla P, Turrini R “Correlazione tra pH dei protoddi sbiancanti e
danni sullo smalto post-sbiancamento” Dental Cadmos 2018;86(2):142-146
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