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Si è dimesso il Presidente dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)

maxresdefaultUn medico che sente il dovere di rispettare il giuramento fatto al momento della laurea e che sente il dovere di rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana. Diamo qui di seguito il comunicato con il quale motiva le sue dimissioni. A nome mio personale tutta la solidarietà per un gesto importante e sofferto.
Da “Corriere della Sera” 25-08-2018:
Una voce del mondo scientifico, autorevole a livello internazionale, si leva per denunciare il trattamento riservato agli «ospiti» della nave Diciotti. Con un gesto risoluto Stefano Vella, presidente dell’agenzia italiana del farmaco Aifa, ha rassegnato le proprie dimissioni «irrevocabili». Le ha inviate con una lettera al ministro della Salute Giulia Grillo, medico catanese, e agli assessori regionali della sanità, cioè le autorità che lo hanno designato alla presidenza del Cda dell’ente preposto all’autorizzazione e alla definizione del prezzo dei medicinali.
Atto intollerabile 
«Uomini e donne si vedono negare la possibilità di ricevere cure indispensabili e vengono lasciati in condizioni igieniche intollerabili. Questa sequenza di fatti rende deontologicamente incompatibile la mia permanenza ai vertici di un’istituzione che si occupa di salute, inclusa quella delle persone più fragili e marginalizzate», argomenta Vella su carta intestata di Aifa.
Fama mondiale
Vella è conosciuto dalla comunità scientifica mondiale come capo del centro di salute globale all’Istituto Superiore di Sanità e soprattutto per gli incarichi di primo piano sul fronte dell’Aids, tra i quali la ricerca di nuovi farmaci. Senza di lui, tra l’altro, Aifa resta doppiamente decapitata. Un mese e mezzo fa il ministro Grillo ha licenziato senza troppi preamboli il direttore Mario Melazzini, sfruttando la legge dello spoil system. Ha poi adottato una procedura insolita per la scelta del nuovo sostituto, un bando pubblico di manifestazione di interesse al quale hanno risposto un centinaio di candidati.