Mentre l’Ordine dei giornalisti, raccogliendo una richiesta del ministro della Giustizia Orlando, ha deciso di sospendere dall’Ordine gli iscritti che non hanno raggiunto il numero di crediti necessari, mentre l’ordine degli Architetti ha promesso di comportarsi nello stesso modo, gli ordini dei medici e odontoiatri, dopo dieci anni di obbligo ECM, non hanno mai preso alcun provvedimento. Addirittura si giustificano in qualche modo tutti coloro che i crediti non li hanno raggiunti perché: “… non esiste una offerta formativa adeguata a garantire una formazione per tutti, allora è quantomeno non giusto sanzionare gli iscritti.” (dott. Luigi Conte Segretario FNOMCeO e componente della Commissione Nazionale ECM su “Odontoiatria 33” 14-11-2016). Su questa affermazione almeno due considerazioni fondamentali:
- È presumibile che si tratti di una battuta poiché, almeno per gli odontoiatri, l’offerta formativa è così abbondante e molteplice, che ogni fine settimana vede sovrapporsi corsi e congressi in modo caotico. Il vero problema è selezionare e scegliere l’offerta formativa alla quale aderire.
- Se c’è una legge della Repubblica, c’è una legge della Repubblica e la si rispetta. Non funziona che c’è la legge però qualcosa andrebbe rivisto, si ma dobbiamo riflettere, forse… La legge si rispetta. Poi si fanno tutte quelle azioni che in democrazia sono consentite per contrastarla, cambiarla, migliorarla ecc.
Non esiste nessuna scusa per non rispettare una legge. Non c’è mai un buon motivo per fare una cosa sbagliata. Se perdiamo questo punto di riferimento non esiste più la democrazia ma l’arbitrio, la legge del più furbo, del più forte ecc.
Che immagine ricevono tutti coloro che sono andati a corsi e congressi, hanno investito tempo e denaro, hanno rinunciato a tempo e svaghi per ottemperare alle norme e adesso vedono che… era uno scherzo e coloro che non hanno fatto nulla si trovano ad essere sullo stesso livello, “perdonati” e anche “compresi”?
Per cui, cari colleghi eletti negli Ordini, fate ciò che è giusto e fate rispettare l’ECM perché non è per nulla divertente arrivare a fine anno e sentirsi dire: “vieni avanti, cretino”.
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