Si è continuato per anni a litigare su quale fosse il materiale migliore da utilizzare per gli aumenti di volume ossei in GBR. Sono 20 anni che qualcuno, timidamente, dice: “guardate che non c’è nessuna differenza”. Dopo tanti lavori che hanno dimostrato come in effetti la rigenerazione procedere indipendentemente dal materiale utilizzato per mantenere lo spazio, esce adesso sul JOMI un nuovo lavoro che con una sistematica revisione e una meta analisi, è arrivato alle conclusioni che tutte le tecniche, in ottimali condizioni sistemiche e locali, arrivano allo stesso affidabile risultato nella mandibola atrofica, quando l’aumento di altezza necessario è entro i 4 mm.
La GBR si è dimostrata essere la tecnica con la più bassa percentuale di complicanze.
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