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Marcatori di screening in carcinomi

Gli Autori analizzano l’utilizzo di alcune markers enzimatici come screening per il riconoscimento precoce di eventuali lesioni carcinomatose alla mucosa della cavità orale. La chiave d’approccio a questo problema potrebbe essere quello di rilevare le potenzialità maligne di alcune cellule, in stadio precoce .

Associando alla ibridazione fluorescente in situ (FISH), utilizzata su prelievi citologici di lesioni dubbie, la ricerca dell’aumento attività enzimatiche di molecole come la Telomerase (hTERT) e il fattore di trascrizione cromosomica (proteina Sox2), che si manifestano durante l’iper attività di cellule in fase replicativa/degenerativa,  si potrebbero supportare un biomarker per il rilevamento di lesioni allo stadio iniziale.

Sono state analizzati 71 esami citologici di lesioni ulcerose del cavo orale contro 22 di controllo su mucosa indenne. Il 69% delle lesioni ulcerose furono considerate abnormali con dato statisticamente significativo quando paragonato ai controlli (p=0,01).

I dati suggeriscono l’utilizzo di questo screening citologico, poco invasivo,  per determinare la potenzialità di una lesioni ai sui stadi primari, ancora prima dell’utilizzo della biopsia

Molecular Cytogenetics 2014, 7:5  doi:10.1186/1755-8166-7-5

An evaluation of SOX2 and hTERC gene amplifications as screening markers in oral and oropharyngeal squamous cell carcinomas

Nadja Kokalj Vokač12*, Bogdan Čizmarević23, Andreja Zagorac1, Boris Zagradišnik1 and Boštjan Lanišnik3

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